Nel cuore del cambiamento che sta trasformando il panorama industriale italiano, MADE-Competence Center Industria 4.0, in collaborazione con la Casa del Made in Italy di Milano, ha organizzato e ospitato un evento di rilevanza strategica, dedicato al tema della Transizione 5.0. L'incontro ha radunato esperti, istituzioni e rappresentanti del settore privato per discutere le sfide e le opportunità legate a questa nuova frontiera imminente e già protagonista.
Un piano per il presente e il futuro: la transizione 5.0
La transizione 5.0 rappresenta un passo avanti rispetto al paradigma dell’Industria 4.0, integrando la digitalizzazione dei processi produttivi con obiettivi di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Si tratta di una visione che mira non solo a rendere le aziende più competitive attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle Cose (IoT) e la robotica avanzata, ma anche a promuovere un approccio etico e rispettoso delle risorse del pianeta.
Il piano Transizione 5.0, al centro dell’evento, si configura come un pilastro strategico per l’industria italiana, offrendo incentivi concreti per supportare le imprese nel percorso di innovazione. Le misure incluse spaziano dal credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo alle agevolazioni per la formazione del personale, un aspetto cruciale per garantire che i lavoratori siano pronti ad affrontare le nuove sfide tecnologiche.
L’evento: una piattaforma per il confronto e la crescita
L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave del panorama industriale e istituzionale. Tra i relatori, Fabrizio Clermont della Casa del Made in Italy di Milano e Armando De Crinito della Regione Lombardia hanno offerto spunti strategici su come le imprese possano sfruttare appieno le opportunità del piano. Di particolare rilievo è stato l’intervento di Marco Calabrò, rappresentante della Segreteria Tecnica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato l'importanza della cumulabilità degli incentivi, un elemento che rende le risorse più accessibili per le aziende di diverse dimensioni.
Il programma della giornata è stato articolato in sessioni teoriche e pratiche. Accanto alle presentazioni dei relatori, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a dimostrazioni applicative, esplorando come le tecnologie avanzate possano essere integrate nei processi aziendali per migliorare l'efficienza e ridurre l'impatto ambientale.
Le sfide dell'implementazione: formazione e strategie
Una delle tematiche centrali emerse durante l’evento riguarda l'importanza di un approccio strategico e ben strutturato per implementare con successo il piano Transizione 5.0. Le aziende devono innanzitutto condurre un’analisi approfondita dei propri processi per identificare le aree dove l’innovazione tecnologica può generare il massimo impatto.
Un altro elemento cruciale è la formazione. Investire nelle competenze del personale è essenziale per preparare i dipendenti a utilizzare in modo efficace le nuove tecnologie. MADE4.0, insieme ai partner del network M.I.A. Lombardia – l’European Digital Innovation Hub lombardo che accompagna le imprese nella sfida verso digitalizzazione - offre programmi di formazione specifici che aiutano le aziende a colmare il gap di competenze e ad allinearsi con le esigenze del mercato.
Incentivi e semplificazioni: le novità legislative
Durante l'incontro è stata fornita una panoramica aggiornata sulle recenti modifiche legislative che mirano a rendere il piano Transizione 5.0 ancora più efficace. Tra queste:
La cumulabilità degli incentivi nel piano Transizione 5.0
L’emendamento che aggiorna il piano Transizione 5.0 introduce una novità di rilievo: la possibilità di cumulare gli incentivi con tutte le misure già esistenti, incluse quelle finanziate dai fondi europei, precedentemente escluse. Come evidenziato da Calabrò al MADE, questa concessione della Commissione Europea deriva dal carattere generale e automatico del piano, che semplifica la gestione degli incentivi per le imprese. Resta obbligatorio rispettare il divieto di doppio finanziamento, ma sarà possibile combinare più agevolazioni: ad esempio, unire Transizione 5.0 agli incentivi regionali finanziati con risorse UE, coprendo costi diversi con ogni misura.
Aliquote unificate per maggiori investimenti
Un altro cambiamento significativo riguarda l’unificazione dei primi due scaglioni di aliquote. L’attuale primo scaglione, valido per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, e il secondo, per investimenti fino a 10 milioni, saranno accorpati, applicando le aliquote più alte del primo scaglione all’intero range fino a 10 milioni. Come chiarito da Calabrò, questa modifica aumenta l’attrattività del piano, rendendo più vantaggiosa la cumulabilità con le nuove misure.
Nuove maggiorazioni per il fotovoltaico
Confermate le modifiche alle maggiorazioni sugli impianti fotovoltaici. Lo schema attuale, che include maggiorazioni per i pannelli di tipo b) e c), sarà sostituito per includere anche i pannelli di tipo a), nonostante la concorrenza dei pannelli cinesi. Le nuove aliquote prevedono una maggiorazione del 30% per i pannelli di tipo a), del 40% per quelli di tipo b) e del 50% per quelli di tipo c). Questa revisione amplia l’accesso agli incentivi per le aziende, supportando soluzioni più diversificate e competitive.
Semplificazioni per le imprese
Le nuove disposizioni introducono due semplificazioni principali:
- Sostituzione agevolata dei macchinari obsoleti: i macchinari ammortizzati da oltre 24 mesi potranno essere sostituiti con procedure semplificate, garantendo il rispetto dei requisiti per l’efficientamento energetico.
- Ruolo delle ESCo: le ESCo saranno riconosciute come beneficiarie dirette degli incentivi e sarà presunta una garanzia di efficientamento energetico per i beni acquisiti tramite contratti EPC. Inoltre, si formalizza la possibilità di verificare il risparmio energetico rispetto al locatario in caso di locazione operativa.
Tempistiche e aggiornamenti futuri
Le nuove regole saranno applicabili anche alle pratiche già avviate, ma la proroga della scadenza al 30 aprile 2026 sarà oggetto di un futuro provvedimento. Il Governo si impegna a rispettare la scadenza del 30 giugno 2026 per la rendicontazione. Nuove FAQ, previste per la prossima settimana, forniranno ulteriori chiarimenti, ma restano in sospeso le decisioni relative alle imprese energivore, al centro di un negoziato ancora aperto con la Commissione Europea.
Queste misure non solo riducono le barriere burocratiche, ma incentivano anche l'adozione di tecnologie avanzate, creando un contesto favorevole per il rilancio dell'industria italiana.
Collaborazione e networking: il ruolo dei competence center
Un aspetto distintivo dell’evento è stata l’enfasi posta sulla collaborazione tra imprese, istituzioni e centri di competenza. MADE4.0, in quanto Competence Center, si pone come catalizzatore per l’innovazione, offrendo supporto tecnico, consulenza e formazione per sperimentare soluzioni avanzate. In particolare, la rete di partner di M.I.A. Lombardia fornisce alle aziende una piattaforma completa per affrontare le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità.
Una visione per il futuro
L’evento si è concluso delineando una visione chiara del percorso che attende le imprese italiane. Attraverso il piano Transizione 5.0, le aziende hanno l’opportunità di trasformare le sfide in occasioni di crescita, abbracciando un modello industriale più innovativo e sostenibile. La collaborazione tra pubblico e privato, il ruolo strategico dei competence center e il supporto di misure legislative mirate sono gli elementi chiave per costruire un futuro che coniughi uso di tecnologie avanzate e sostenibilità ambientale.