<img height="1" width="1" style="display:none" src=" https://www.facebook.com/tr?id=314361584780169&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Digital transformation, il percorso di MADE4.0 forma i manager del futuro

Digital transformation, il percorso di MADE4.0 forma i manager del futuro

Per essere competitive nel futuro, le imprese devono affrontare la sfida della trasformazione digitale, ma possono farlo con successo solo basandosi su solide competenze. Per questo, MADE Competence Center Industria 4.0, uno degli otto poli di innovazione nati nell’ambito del programma Industria 4.0 per orientare le imprese verso i nuovi strumenti del fare impresa, ha organizzato giovedì 5 settembre 2024, l’incontro di presentazione del nuovo percorso formativo “Digital Transformation”.

L’evento, promosso in partnership con FabbricaFuturo, il progetto multicanale di Edizioni ESTE e della la sua rivista Sistemi&Impresa (magazine specializzato nell’impatto organizzativo delle tecnologie) è stata l’occasione per confrontarsi con esperti e manager di aziende sulla necessità della formazione. Introdotto da Marco Taisch, Presidente di MADE 4.0 e Professore Ordinario del Politecnico di Milano, l’argomento è stato successivamente approfondito nella tavola rotonda moderata da Chiara Lupi, Direttrice Editoriale di Edizioni ESTE e di Sistemi&Impresa.

L’iniziativa ha offerto al pubblico (in presenza e online) spunti di riflessione grazie ai partecipanti Mauro Viscardi, Special Projects & Innovation di Cosberg Innovation (macchine e moduli per l'automazione dei processi di montaggio), Roberto Baldan, Head of Operations and Energy e Environmental Officer di Carl Zeiss Vision Italia (litografia ottica), Massimo Parini, Production Manager di Marca Group (costruzione di stampi) e Valentina Bolis, Head of Communication Department e Presidente Comitato ESG di Gruppo Saviola (pannelli truciolati). Al termine della discussione i partecipanti, guidati dagli esperti, hanno visitato il MADE 4.0 e compreso come le competenze possono sviluppare soluzioni tecnologiche e innovative.

Il Percorso Digital Transformation rientra nelle agevolazioni PNRR

Il programma “Digital Transformation” è dedicato a imprenditori, manager e professionisti che vogliono comprendere le nuove tecnologie e il loro impatto sull’evoluzione aziendale. L’edizione autunnale 2024, in partenza il 23 settembre 2024, prevede cinque moduli formativi: il primo è dedicato alle tendenze del Manifatturiero; il secondo all’analisi di costi e benefici dell'introduzione di nuove tecnologie; il terzo alla gestione del cambiamento all’interno delle aziende; il quarto a che cosa significa essere Data driven; il quinto a che cosa significa ‘abbracciare’ la sostenibilità.

Come spiegato durante l’evento, il corso alterna momenti formativi in aula (virtuale) a visite in aziende lombarde. L’unione della lezione frontale e dell’esperienza pratica costituisce, come confermato dai relatori durante la presentazione al MADE4.0, un’occasione preziosa di sviluppo delle conoscenze. Il corso rientra, inoltre, nelle agevolazioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rivolte alle Piccole e medie imprese (PMI). Grazie a questa possibilità, l’investimento per il percorso può essere coperto anche fino al 100%.

La prima visita è presso Cosberg Innovation

Il punto di partenza per abbracciare la trasformazione digitale è comprenderla, per questo il corso propone ai partecipanti, un’introduzione dei fondamenti della nuova rivoluzione industriale (nota come Industria 4.0 e Industria 5.0) e una panoramica delle opportunità in tale contesto. Dopo aver approfondito le tematiche con Marco Taisch (23 settembre), si scende nel Gemba il 27 settembre presso Cosberg Innovation nella sede di Terno d’Isola (Bergamo) affrontando, in particolare, il tema della servitizzazione. Come spiegato da Viscardi nella tavola rotonda al MADE4.0, l’azienda costituisce un esempio perché investe ogni anno più del 10% del fatturato nello studio di nuove soluzioni di prodotto, processo e servizio.

Abbracciare la trasformazione digitale significa, però, sviluppare una strategia efficace, per questo il secondo modulo approfondisce, grazie alla lezione di Anna De Carolis, Phd del Politecnico di Milano (8 ottobre), i costi e i benefici dell’adozione di nuove tecnologie nelle organizzazioni, oltre che le metodologie e gli strumenti per la valutazione di queste. Grazie al bagaglio informativo, i partecipanti possono visitare il 10 ottobre Fluid-o-Tech (pompe volumetriche, valvole, sensori e sistemi), focalizzandosi sul tema della digitalizzazione dei sistemi produttivi. In proposito, l’azienda rappresenta un’eccellenza perché ha ricevuto per tre volte consecutive il Premio nazionale per l’innovazione, riconoscimento istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere l’avanzata tecnologica delle imprese.

Sviluppata la strategia, bisogna poi attuarla grazie a una filosofia condivisa. Mariano Corso, Professore del Politecnico di Milano, spiega nel suo modulo (22 ottobre) i principi, strumenti e tecniche per la gestione del cambiamento. Il corrispettivo pratico è la visita il 25 ottobre a Zeiss, nella sede di Castiglione Olona (Varese), per approfondire il tema del lean 4.0. All’evento di presentazione del corso, Baldan ha approfondito il loro orientamento alla digitalizzazione e all’Industria 4.0. In particolare, ha raccontato che nel 2014 l’azienda ha intrapreso un percorso che ha permesso di ottimizzare tempi e macchinari grazie all’automazione e alla robotica mobile.

Gli approfondimenti finali sulla sostenibilità

Per essere realmente lean, serve, però, implementare una corretta metodologia della gestione dei dati. Grazie a Giovanni Miragliotta, Professore del Politecnico di Milano, il quarto modulo (5 novembre) indirizza i partecipanti verso l'acquisizione di una nuova capacità e visione nella lettura e nell'utilizzo dei dati. Una strada che, per esempio, può portare a implementare l’Intelligenza Artificiale (AI). L’argomento è, infatti, affrontato nella visita presso Marca Group (8 novembre) a Nerviano (Milano). I partecipanti possono osservare come l’azienda ha abbracciato l’Industria 4.0 collegando ogni macchina all’interno dei reparti. Grazie ai Big data e all’AI sono analizzati e interpretati i dati per monitorare le prestazioni delle macchine, ottimizzare i processi produttivi e prevenire i problemi. 
Infine, solo grazie alle informazioni, si può essere sostenibili, perché si possono comprendere le inefficienze e correggerle. Il corso termina, quindi, con il modulo di Davide Chiaroni, Professore del Politecnico di Milano, che inquadra nella sua lezione (19 novembre) il concetto dell’economia circolare come nuovo paradigma economico. A essere una bandiera in tal senso, anche precorrendo i tempi, è Saviola a Viadana (Brescia), tappa della visita del 22 novembre. Come ha ricordato Bolis nella tavola rotonda presso il MADE4.0, la sostenibilità è presente nel core dell’azienda grazie al processo produttivo, basato sull’economia circolare, inventato dal fondatore Mauro Saviola alla fine degli Anni 80. La visione innovatrice ha permesso di trasformare il legno post consumo, per esempio pallet, in un prodotto finito di qualità.