Di fronte ai costi energetici, le aziende, spinte tanto da necessità economiche quanto da motivazioni legate alla sostenibilità, sono chiamate a gestire e monitorare i consumi In questo contesto, le tecnologie offerte dall’Industria 4.0 si rivelano fondamentali per affrontare tali sfide. Per fornire un quadro completo degli strumenti disponibili, MADE4.0 ha organizzato un nuovo aperitivo tecnologico dal titolo “La gestione e il monitoraggio dell’energia nell’Industria 4.0”.
Moderato da Alessia Stucchi, Redattrice di Sistemi&Impresa, l’incontro ha alternato momenti teorici ad altri pratici, con interventi di esperti del settore, tra cui Giambattista Gruosso, Professore del Politecnico di Milano, e rappresentanti di Ori Martin (acciaieria e ferriera), Scm Group (azienda specializzata nelle tecnologie per la lavorazione di materiali) e Tdk Foil (azienda che lavora nastri di alluminio).
Le PMI hanno fondi limitati per l’efficientamento energetico
Per avere una visione chiara dello scenario, Gruosso ha esaminato gli sviluppi degli ultimi cinque anni, evidenziando come i settori più energivori siano la Chimica e la Metallurgia, seguiti dall’industria cartaria. Questi comparti rappresentano una fetta significativa della spesa energetica nazionale, con un impatto notevole anche a livello territoriale, poiché molte di queste industrie sono concentrate in specifiche aree geografiche.
Gli investimenti in efficienza energetica nell’ambito dell’Industria 4.0 sono stati indirizzati principalmente verso i settori ad alto consumo energetico, con interventi su sistemi come illuminazione, aria compressa e motori elettrici. Una tendenza crescente è, però, l’incremento degli investimenti nelle energie rinnovabili. “Oggi non si tratta solo di ridurre i consumi, ma anche di ottimizzare le risorse, puntando su fonti energetiche sostenibili per soddisfare le necessità inevitabili”, ha spiegato Gruosso.
Tuttavia, le Piccole e medie imprese (PMI) si trovano ad affrontare una delle principali barriere agli investimenti: la mancanza di fondi. Nonostante siano consapevoli dei benefici legati all’efficienza energetica, molte PMI non hanno la liquidità necessaria per sostenere investimenti. Al contrario, le grandi imprese, che per anni hanno trascurato il tema, hanno dovuto rivedere le proprie strategie a seguito dell’aumento dei costi energetici nel 2021.
Ori Martin, Scm Group e Tdk Foil i protagonisti dell’evento
Le esperienze di aziende come Ori Martin, Scm Group e Tdk Foil hanno dimostrato come sia possibile tradurre la teoria in azioni concrete. Maurizio Zanforlin, R&D Manager di Ori Martin (1.300 dipendenti e 650 milioni di euro di fatturato), ha spiegato come l’azienda stia digitalizzando il processo produttivo per raccogliere dati utili a ridurre l’impatto ambientale. “Il dato ha una valenza universale e la sua importanza deve essere diffusa all’interno dell’organizzazione”, ha spiegato Zanforlin.
Una grande realtà è anche quella presentata da Massimiliano Maria Miazga, Group Facility Manager di Scm Group (4mila dipendenti, di cui 2mila in Italia, e un fatturato di 900 milioni di euro). Il tema del monitoraggio è entrato a far parte dell’organizzazione nel 2022 con l’obiettivo di comprenderne il consumo. “La nostra necessità era ottenere dati di consumo divisi tra uffici e parte produttiva”. Dal dato alla strategia, le analisi sono state tradotte in un piano di investimento triennale. Nonostante le difficoltà, l’azienda ha intrapreso un lungo ma necessario percorso di efficientamento.
Infine, Riccardo Gregotti, Responsabile energia e digitalizzazione di Tdk Foil (190 dipendenti e 80 milioni di euro di fatturato). La realtà è parte di Tdk Group (130mila dipendenti e 13 miliardi di fatturato). L’azienda è divisa tra Milano, dove sono presenti due cogeneratori per energia elettrica e termica, e l’Islanda. “Nonostante il basso costo dell’energia in Islanda, dobbiamo cercare di ridurre i consumi perché il nostro è un processo molto energivoro. I consumi islandesi rappresentano il 15% di quelli del gruppo”. L’azienda ha installato 130 analizzatori di qualità del segnale di potenza per osservare i consumi eccessivi. In futuro, i dati saranno analizzati grazie alla data science.
L’incontro ha messo in luce come l’efficienza energetica sia ormai una priorità per molte aziende, anche grazie all’impulso dell’Industria 4.0. Al termine della discussione i partecipanti all’evento, guidati dagli esperti di MADE4.0, hanno visitato il Competence center. A chiudere la giornata è stato, infine, l’aperitivo di networking, che ha costituito un’ulteriore occasione per condividere riflessioni con i partecipanti all’evento.
Investire nell’efficienza energetica: opportunità di finanziamento con MADE4.0
In un contesto in cui l’efficienza energetica rappresenta un’urgenza strategica, l’accesso a finanziamenti adeguati può fare la differenza. MADE4.0 offre un supporto concreto alle aziende che desiderano intraprendere il percorso di transizione energetica, mettendo a disposizione un pacchetto di servizi personalizzati. Grazie all’approccio integrato del Competence Center, le aziende possono avvalersi di uno studio di fattibilità completo, che calcola il potenziale risparmio energetico e analizza la conformità ai vincoli ambientali del Piano Transizione 5.0.
Inoltre, MADE4.0 assiste le imprese nell’individuazione delle soluzioni più adatte per ottenere finanziamenti, attraverso la verifica dei requisiti necessari per accedere alle agevolazioni fiscali. L’offerta di MADE include anche consulenze specialistiche, corsi di formazione dedicati alle tecnologie per la transizione energetica e la possibilità di sviluppare progetti su misura per ottimizzare i processi produttivi. In questo modo, le aziende possono affrontare con maggiore sicurezza la sfida dell’efficientamento energetico, sfruttando le opportunità di finanziamento e garantendo una crescita sostenibile nel tempo.