Le imprese manifatturiere italiane stanno già sfruttando le applicazioni pratiche dell’Intelligenza Artificiale (AI) e i progetti implementati stanno rivoluzionando concretamente i processi aziendali verso il miglioramento continuo. Di questo e molto altro si è discusso durante l’aperitivo tecnologico dal titolo “Intelligenza Artificiale per il Manufacturing: applicazioni reali e opportunità”, evento organizzato e ospitato da MADE Competence Center Industria 4.0 e promosso in partnership con FabbricaFuturo.
Il Competence Center, ormai si sa, è il luogo dove si disegna il futuro delle organizzazioni, ma è tracciando i confini dello scenario in cui si devono muovere le organizzazioni che si possono focalizzare le sfide di domani.
Giovanni Miragliotta, Professore del Politecnico di Milano, che ha tenuto il keynote speech di apertura, ha delineato il quadro dell’attuale situazione macroeconomica dell’Italia all’interno del complesso sistema europeo. Si tratta, ha spiegato, di un panorama costellato da un clima di incertezze dovute al rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime, sullo sfondo di un clima di conflitti globali e della ricerca di nuovi equilibri tra i Paesi.
Tuttavia, alle imprese è richiesto di continuare a investire in processi di cambiamento sia a livello organizzativo sia di tecnologie abilitanti: i fondi del piano Transizione 5.0 sono oggi un’opportunità preziosa per proseguire con il rinnovamento dei processi produttivi, iniziati con il Piano 4.0 (l’evoluzione tecnologica 4.0 è ancora work in progress) e oggi potenziati anche dalle tecnologie di AI. Il keynote speech di Miragliotta è stato anche l’occasione per condividere come i fondi messi a disposizione delle imprese manifatturiere italiane siano oggi accessibili e fruibili anche grazie alle modalità di finanziamento promosse dai competence center come MADE4.0, ‘braccio armato’ della trasformazione tecnologica promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico sin dal 2019 per supportare e mantenere competitive e sostenibili le aziende manifatturiere italiane.
Imparare dai casi virtuosi la nuova cultura generale
Alcune realtà imprenditoriali che producono in Italia sono già cantieri aperti di innovazione e fucine di best practice che, in occasioni come gli aperitivi tecnologici promossi da MADE4.0, diventano progetti a cui ispirarsi. Ci sono sfide che diventano opportunità di miglioramento continuo e che grazie alle competenze di MADE4.0, finanziamenti pubblici e al forte commitment del vertice d’impresa, possono diventare realtà. Questa è stata l’esperienza condivisa da Alberto Danese, General Manager di Meccanica del Sarca, che ha illustrato come l’AI abbia portato a un risparmio economico attraverso la defect detection su materiali di alta qualità come il legno di noce, da cui l’azienda ricava componenti per armi da caccia, per attività sportiva. Grazie all’introduzione di un tomografo integrato con un algoritmo di AI in grado di valutare lo stato del legno e distinguere in maniera autonoma e automatizzata la tipologia di difetto del pezzo, il valore degli scarti è sceso del 30%, con un risparmio complessivo di 180mila euro sui 600mila euro di scarti annui.
Progetti di AI come quelli di Meccanica del Sarca sono parte di un percorso a lungo spettro in ottica di efficientamento continuo. Ma come si genera valore nell’impresa? Vincenzo Manzoni, Data Science Director di Tenaris – azienda leader per la realizzazione di tubi e di servizi correlati per l’industria energetica mondiale e per le applicazioni industriali – è entrato in azienda per disegnare e brevettare sistemi di controllo di processo: il punto di partenza è stato quello di analizzare e collezionare dati di qualità per generare prodotti sulla base di tali informazioni, sempre attraverso metodi scientifici. Oggi Manzoni conta su un team di dieci ingegneri con cui realizza progetti di AI a beneficio della produzione: tra gli esempi applicativi illustrati durante lo speech, il Director ha dimostrato come alcune attività di controllo qualità e di rilevazione di non conformità tradizionalmente svolte dall’uomo (il cui deficit di attenzione è destinato a calare durante il turno), possano essere svolte efficacemente dai sistemi di AI con un margine di errore vicino allo 0, a vantaggio di una catena di produzione senza momenti di fermo se non realmente motivati da un sistema in errore.
Tenaris ha sfruttato anche altre potenzialità delle nuove tecnologie intelligenti, ad esempio, la Generative AI: il team di Manzoni ha brevettato un sistema attraverso cui è possibile trarre informazioni utili dall’enorme mole di dati raccolti e stoccati nei database. Ad ogni query inserita, il sistema di Generative AI è in grado di leggere tra le informazioni a sua disposizione e rispondere con linguaggio naturale agli utenti.
Questi progetti dimostrando che l’AI non ha sostituito l’attività degli operatori ma ha permesso loro di dedicarsi ad attività a più alto valore aggiunto: un paradigma che conferma come anche i più moderni sistemi di AI non siano l’unico elemento in grado di innescare un reale cambio di marcia all’interno delle organizzazioni. Tutti i relatori hanno concordato sull’importanza di un cambio culturale che parte dall’imprenditore ma che deve coinvolgere tutta l’azienda per essere pronti ad abbracciare il cambiamento. E anche in questo caso arriva puntuale il sostegno di MADE4.0, che ha sviluppato la Scuola di competenze 4.0, una struttura che si occupa di concepire, strutturare e organizzare corsi di aggiornamento e formazione per trasmettere alle persone, vere protagoniste della rivoluzione industriale in corso, le competenze necessarie tanto per abbracciare la transizione digitale, quanto per gestire il cambiamento che queste tecnologie introducono in azienda.
Questi concetti sono stati esplorati anche da Maurizio Zanforlin R&D di Ori Martin, una moderna acciaieria dotata di forno elettrico che produce acciai speciali destinati a diverse applicazioni: il Gruppo oggi conta più di 1000 dipendenti e ben 11 aziende che complessivamente producono circa 700mila tonnellate di acciaio all’anno, di cui il 90% deriva da materiale riciclato di altissima qualità. Il manager ha condiviso una serie di cantieri progettuali legati ai sistemi di AI in ottica di efficientamento energetico – fondamentale per un settore energivoro come la lavorazione dell’acciaio – e per l’ottimizzazione e automazione della meticolosa attività di classificazione del rottame. Il sistema è stato pensato in ottica tracciabilità del prodotto, in linea con gli stringenti requisiti in termini di sostenibilità ambientale del settore automotive – a cui il Gruppo è legato a doppio filo – in quanto permette di raccogliere informazioni esatte su tutte le componenti, dalla materia prima al prodotto finito. Infine, Zanforlin ha dimostrato, ancora una volta, come l’attività del personale possa essere potenziata (e non sostituita) dall’AI, esponendo il concept del progetto – in fase di sviluppo e di miglioramento – chiamato “capoturno digitale”, un copilota smart che efficienta il lavoro del direttore di linea. L’introduzione del sistema di capoturno digitale ha apportato dei benefici qualitativi al lavoro dell’operatore in quanto può sfruttare la proiezione temporale dei vari processi produttivi per poter intervenire puntualmente nella linea al fine di ottimizzare le tempistiche dell’intero ciclo. Il prossimo step, annuncia Zanforlin, sarà sfruttare l’AI per minimizzare i costi dell’energia.
A fare da sfondo ai racconti delle applicazioni pratiche è stato il Competence Center dedicato alla trasformazione tecnologica digitale che ripropone vari ambienti della fabbrica smart, dove sperimentare le innovazioni del futuro e dov’è possibile osservare, provare e testare quella che sarà la fabbrica di domani. Per questo l’aperitivo tecnologico si è concluso con un tour all’interno degli spazi di MADE4.0 che ha permesso agli ospiti della serata di toccare con mano le più moderne applicazioni tecnologiche e digitali che le aziende manifatturiere possono adottare.
MADE4.0 è aperta a tutte le imprese della Manifattura per supportarne il percorso di transizione digitale verso una fabbrica smart, connessa e sostenibile.