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Corsi per aziende, un vantaggio competitivo: come scegliere i migliori corsi per le tue risorse​

Corsi per aziende, un vantaggio competitivo: come scegliere i migliori corsi per le tue risorse

In un settore che risente molto del problema dello skills gap, i corsi per le aziende, ovvero la formazione, può essere la base su cui costruire un vantaggio competitivo solido, sia per oggi che per domani. Scopriamo perché e come fare.

 

Corsi per aziende, il legame con il vantaggio competitivo

Ci sono diversi modi, e altrettante prospettive, con cui affrontare il tema della formazione e dei corsi per aziende nell’universo manifatturiero. D’altronde, la spinta innovativa di questo settore è ai vertici da più di un decennio, e non sfruttarla significa (almeno) cedere terreno nei confronti dei competitor più agili e preparati. A volte si tratta di produttività, spesso di efficienza, ma soprattutto di capacità (o meno) di intercettare e di soddisfare i più importanti trend di mercato, come quella personalizzazione di massa che solo una potente digitalizzazione di fondo (assistita dalle giuste competenze) permette di affrontare e gestire al meglio. Non agire significa perdere opportunità oggi, ridurre la propria rilevanza domani e, in futuro, rischiare di uscire dal mercato.

Le competenze di cui le aziende hanno bisogno non sono soltanto quelle tecniche, per quanto la digitalizzazione porti (giustamente) l’attenzione in quest’ambito. È altrettanto importante sviluppare capacità di leadership, di reingegnerizzazione dei processi, di gestione del cambiamento e dell’innovazione, nonché imparare a risolvere problemi complessi in modo strutturato e replicabile. Queste competenze, importanti in qualsiasi contesto, sono fondamentali per affrontare i grandi cambiamenti degli ultimi anni, la sempre maggiore imprevedibilità dei mercati, i nuovi paradigmi come industria 5.0 e, cosa per nulla secondaria, la potente evoluzione delle tecnologie abilitanti, che promettono di rivoluzionare il settore ancora di più di quanto fatto finora.

 

L’offerta formativa è ampia e completa

Data l’evoluzione vorticosa cui è soggetto il settore, non si può dire che l’offerta formativa sia scarsa. Andiamo dai corsi specialistici su una o più tecnologie (AI, digital twin, IoT, AR/VR…), a percorsi formativi rivolti a chi deve promuovere e implementare il cambiamento in azienda, agendo su tutti i fronti che lo caratterizzano, da quello organizzativo a quello culturale, ma senza dimenticare (ovviamente) la tecnologia sottostante. Oggi, inoltre, si sta diffondendo il paradigma 5.0, che da un lato promuove la sostenibilità, la resilienza e la human-centricity, dall’altro si fonda sulla piattaforma digitale di industria 4.0, e quindi richiede un mix preciso e trasversale di svariate competenze per passare dalla teoria alla pratica.

 

Corsi aziende: come orientarsi e scegliere quelli giusti

L’offerta formativa è dunque molto ampia, al punto che il vero problema per le aziende è orientarsi verso il percorso giusto, ovvero quello che può fornire benefici nell’immediato e costruire la strada per il futuro. Difficilmente, infatti, le aziende hanno un singolo gap di competenza, magari in una specifica tecnologia; è più probabile che debbano evolvere a livello sistemico abbracciando le competenze 4.0 (o 5.0).

Adottando una prospettiva di visione piuttosto alta, abbiamo identificato un processo che le organizzazioni potrebbero adottare per scegliere i corsi, ma soprattutto per attivare il percorso più giusto per loro.

  • Definire chiaramente gli obiettivi e la loro estensione

Dal punto di vista delle competenze, della formazione e dei corsi per aziende, c’è molta differenza tra un’impresa che decide di implementare i digital twin nei propri processi di produzione e quella che, facendo propri i principi di industria 5.0, decide di diventare più sostenibile. La soluzione esiste in ogni caso, ma l’estensione del percorso e l’effort sono diversi, così come può esserlo l’impatto sul presente e sul futuro del business aziendale.

La prima cosa da capire è dove si vuole arrivare. Qual è lo scopo? Colmare un preciso gap di competenza? Il gap non è apparente ma si vuole ottenere più produttività? Più flessibilità? Si vuole diventare un’azienda che stimola e promuove l’innovazione? Si vuole essere più sostenibili? In quale delle sue declinazioni? In che tempi si vuole ottenere un risultato e con quale budget?

  • Valutare le competenze e i gap esistenti

Di solito, la prima fase pratica di ogni progetto è l’assessment. Qui, invece, è per prima cosa fondamentale identificare gli obiettivi, poi le competenze di cui si ha bisogno, e infine capire cosa manca per raggiungere il proprio scopo, come ottenerlo e renderlo sinergico con quello che si ha. Dall’assessment possono emergere specifici gap di competenze che il percorso formativo deve colmare, sempre in considerazione degli obiettivi che l’azienda si pone su diversi orizzonti temporali.

  • Farsi assistere da enti di formazione riconosciuti

Data l’evoluzione vorticosa di questo mondo, affidarsi a un partner specializzato è fondamentale non solo per la qualità dell’offerta formativa, ma soprattutto per il supporto consulenziale. Come detto, alcuni obiettivi comportano lo sviluppo di competenze non solo trasversali, ma anche complementari; un ente di formazione riconosciuto può aiutare l’azienda a non disperdere risorse e a costruire tutte le competenze necessarie per raggiungere obiettivi sfidanti. Senza contare che la reputazione dell'ente formativo garantisce la qualità del corso e la validità delle certificazioni ottenute.

  • Aggiornare continuamente le competenze

Il concetto chiave è quello della formazione continua. Questo mondo evolve troppo velocemente per pensare che un corso una tantum possa colmare il gap per sempre o condurre l’azienda dove vuole senza necessità di aggiornarsi in seguito.

Qui, l’evoluzione è importante tanto quanto l’acquisizione iniziale delle competenze, perché ci si muove su un terreno (digitale) che cambia ogni giorno. Una volta frequentati i corsi e messe in pratica le nozioni acquisite, è necessario porre le basi per un aggiornamento almeno periodico. In caso contrario, i competitor ne approfitteranno.

WP-Guida Innovation Manager