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Cloud data hub, a cosa serve e come funziona?

Cloud data hub, a cosa serve e come funziona?

Il Cloud Data Hub rappresenta un'opportunità significativa per le aziende che devono gestire e analizzare grandi volumi di informazioni, diverse per tipologia e provenienza.

Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono i vantaggi in ambito manifatturiero? Lo spiega Pierluigi Plebani, professore associato del Politecnico di Milano e responsabile di Area presso Made Competence Center.

 

Cosa è il Cloud Data Hub e a cosa serve

“Il Cloud Data Hub - esordisce Plebani - è un sistema che permette alle aziende di raccogliere e organizzare in modo efficiente una grande quantità di informazioni provenienti da diverse fonti. Il Cloud Data Hub rappresenta sostanzialmente un'evoluzione del concetto di Data Warehouse, perché consente di gestire anche dati non strutturati e di interfacciarsi con piattaforme esterne. Così si ottiene una visione a 360 gradi su quanto avviene dentro all’organizzazione e, in una certa misura, anche fuori”.

Sintetizzando, l’eterogeneità di informazioni e sorgenti è la caratteristica chiave del Cloud Data Hub, ma anche la principale sfida tecnologica nel tentativo di costruire un database veramente efficiente.

“Se la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati strutturati - aggiunge Plebani - è relativamente facile e ormai allo stato dell’arte, la questione si complica nel caso dei dati non strutturati. Tuttavia, negli ultimi anni, i progressi dell’intelligenza artificiale, soprattutto nell’ambito delle tecniche di Natural Language Processing, Image Processing e affini, hanno semplificato il processo”.

Infatti, le informazioni contenute in documenti testuali, immagini e conversazioni vocali oggi possono essere facilmente convertite in formato digitale, quindi acquisite dai sistemi IT e utilizzate per le analisi.

 

Cloud Data Hub, i vantaggi in termini di scalabilità

Dal punto di vista tecnico, il Cloud Data Hub offre i vantaggi infrastrutturali tipici del modello as-a-service. “Per gestire e processare volumi di dati consistenti - prosegue Plebani - occorrono capacità di storage e potenza computazionale elevate. La nuvola permette la scalabilità on-demand delle risorse, con la possibilità di attivare soluzioni di archiviazione differenti per caratteristiche e costi a seconda degli utilizzi. Ad esempio, per i dati che hanno un’alta frequenza di accesso, si sceglieranno sistemi con un response-time molto basso, tipicamente più costosi”.

Parimenti, anche la capacità di calcolo può essere richiamata secondo necessità, bilanciando spesa e performance. “Ad esempio - puntualizza Plebani - per elaborare algoritmi complessi oppure per addestrare i modelli di machine learning possono servire risorse computazionali aggiuntive, ma il loro utilizzo è legato alla contingenza e limitato nel tempo. L’elasticità del cloud permette di rispondere alle richieste di ulteriore potenza solo quando necessario, ottimizzando i costi. La tecnologia diventa quindi più accessibile, anche per le aziende medio-piccole con budget IT limitati”.

 

Cloud Data Hub, le applicazioni per l’Industria 4.0

Alla luce dei vantaggi del Cloud Data Hub, Plebani si sofferma sulle possibili applicazioni e sulle opportunità nell’ambito dell’industria manifatturiera.

 

Le opportunità dell’Internet of Things

“Il Piano Industria 4.0 - afferma Plebani - ha incentivato i progetti di ammodernamento degli impianti produttivi, che sono stati dotati di sensori IoT per la raccolta dei dati sul campo e connessi direttamente con i sistemi informativi aziendali, dove vengono convogliate le informazioni acquisite”.

Tuttavia, manca ancora un pezzo del puzzle: gli indicatori collezionati vanno elaborati per estrarre evidenze utili all’ottimizzazione dei processi e al decision making. “Qui - sottolinea Plebani - si inserisce il Cloud Data Hub, in grado di restituire significato ai dati disponibili. Nel flusso verticale dalla periferia al sistema di Enterprise Data Management aziendale alla nuvola, i dati grezzi acquisiscono valore fino a diventare informazione utile e fonte di conoscenza”.

 

La condivisione dei dati lungo la Supply Chain

Oltre alle opportunità dell’Internet Of Things, l’altra applicazione abilitata dal Cloud Data Hub in ambito Smart Manufacturing riguarda lo scambio di informazioni attraverso la Supply Chain.

“Il Cloud Data Hub - suggerisce Plebani -, grazie alla capacità di integrazione con sistemi esterni, può consentire la condivisione orizzontale dei dati tra i diversi attori della filiera, con il vantaggio di razionalizzare l’operatività e migliorare l’efficienza grazie al decision-making informato”.

Tuttavia, se la tecnologia è matura, manca ancora il cambio culturale necessario per attivare concretamente il data sharing lungo la catena di fornitura.

“Le aziende - dichiara Plebani - sono ancora riluttanti nel cedere le proprie informazioni, ma oggi c’è un forte incentivo alla condivisione anche da parte della Comunità Europea. Dal punto di vista normativo, infatti, sono stati compiuti diversi sforzi e iniziative per agevolare lo sharing delle informazioni, tutelando il principio di data sovereignty”.

A rimarcare la crescente volontà di una condivisione agevolata e sicura dei dati, Plebani cita due esempi significativi: il progetto Gaia-X per la creazione di un ecosistema cloud pan-europeo, e l’International Data Space Association che promuove nuovi standard per il data sharing su scala globale.

“Lo scenario tecnologico e il quadro normativo - conclude Plebani - sono ancora in divenire, ma i tentativi di omogeneizzare le differenze normative tra Stati e la nascita di iniziative per la creazione di Data Space condivisi in diversi settori, dalla Sanità all’Automotive, lasciano ben sperare”.

 

Made4.0 per un’adozione corretta del Cloud Data Hub

Nel contesto effervescente legato al Cloud Data Hub, si inserisce anche Made4.0, il Competence Center per l’Industria 4.0, che fornisce un supporto concreto ai progetti di digitalizzazione delle fabbriche.

“Innanzitutto - argomenta Plebani - possiamo offrire corsi di formazione, personalizzati o a catalogo, che riguardano la gestione dei dati e in particolare il ruolo del Cloud Data Hub. Inoltre, forniamo un contributo “esperienziale”: nel nostro centro, infatti, abbiamo un’area dedicata alla Big Data Analytics, dove i visitatori possono toccare con mano il funzionamento e le opportunità del data hub grazie alle demo. Infine, insieme ai nostri partner tecnologici, offriamo supporto alla progettazione dei data hub e di applicazioni on-top. Aiutiamo insomma le aziende a capire come costruire il data hub, quali sono le scelte tecnologiche e i cloud più convenienti, come realizzare un progetto su misura per le necessità specifiche”.

 

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