Oggi più che mai, la formazione finanziata per aziende è una delle leve fondamentali per le imprese del settore manufacturing che intendano rimanere competitive.
Difatti, la trasformazione digitale in corso ha determinato la necessità di investire in soluzioni tecnologiche e in beni strumentali materiali, che richiedono competenze specifiche per poter essere utilizzati.
La formazione tecnico-professionale e digitale, però, non è sufficiente. Oltre all’up-skilling tecnologico, è necessario che il personale delle imprese acquisisca una cultura nuova, una visione del tutto differente del lavoro.
I fabbisogni di formazione emergenti, infatti, riguardano, da una parte, il rafforzamento di competenze correlate alla transizione digitale ed ecologica, dall’altra, allo sviluppo sociale dell’organizzazione. La collaborazione, il lavoro a distanza e i progetti di inclusione lavorativa non sono strategie che si improvvisano.
Sfortunatamente, a fronte di un’esigenza di formazione così necessaria e inderogabile, solo il 42% delle organizzazioni aziendali che hanno digitalizzato le proprie attività ha implementato programmi di up-skilling e re-skilling (fonte: ricerca “Future of job report” del World Economic Forum di maggio 2023 - 803 le aziende intervistate).
Il progresso delle tecnologie e la trasformazione digitale causeranno un veloce ricambio nel mercato del lavoro. Pertanto, sono sempre più indispensabili i progetti di formazione finanziata per aziende, che devono garantire il rafforzamento sia delle hard-skills, sia delle soft-skills degli attuali lavoratori.
Formazione finanziata: le risorse umane al centro della trasformazione digitale
I dati rilevati nel corso dello studio “Future of job report” evidenziano che, entro il 2027, il 23% dei posti di lavoro muterà in termini di mansioni; si verranno a creare 69 milioni di nuove posizioni (con ruoli innovativi), ma si assisterà all’eliminazione di ben 83 milioni di impieghi che richiedono skill tradizionali. Il bilancio netto è la perdita di 14 milioni di posti di lavoro, pari al 2% dell'occupazione attuale.
I posti di lavoro in più̀ rapida crescita saranno gli specialisti di AI e machine learning, gli specialisti della sostenibilità̀, gli analisti di business intelligence e gli specialisti della sicurezza informatica e gli operatori del commercio digitale.
Le attuali risorse umane, quindi, si trovano al centro della trasformazione digitale; pertanto, necessitano di attività di formazione che permetta loro di sopravvivere all’emergere di nuovi ruoli.
Fortunatamente, in questi ultimi anni, le opportunità di accesso a percorsi di formazione finanziata per aziende si sono moltiplicate: l’Unione Europea sta puntando sulle competenze digitali, tanto da dichiarare il 2023 “Anno europeo delle competenze”.
Dal punto di vista economico, l’Europa ha stanziato finanziamenti ingenti, che sostengono l’up-skilling digitale dei lavoratori su più fronti.
Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), in primis, conta 99 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, è il principale strumento dell'UE per investire sulle competenze delle persone.
Vi è poi il programma Europa digitale: 580 milioni di euro per il finanziamento dello sviluppo di competenze digitali avanzate e di un bacino di esperti digitali.
Queste due linee di finanziamento non toccano direttamente le imprese pubbliche e private dei Paesi membri, essendo dedicate più alle politiche dell'UE in materia di occupazione, società, istruzione e competenze, comprese le riforme strutturali in questi settori. Tuttavia, sono fondamentali per creare un humus culturale importante a livello europeo.
Piuttosto, è il dispositivo per la ripresa e la resilienza dell’UE a fornire capillarmente le risorse per lo sviluppo delle competenze digitali alle imprese dei Paesi membri.
In Italia, quindi, è il PNRR a guidare l’erogazione dei fondi destinati alla formazione finanziata per aziende.
3 canali di formazione finanziata per aziende
La formazione finanziata per aziende implica doversi informare su almeno 3 possibilità:
- Fondi Interprofessionali di frequente legati al sistema regionale le Regioni aprono “cataloghi formativi innovativi per le imprese e per gli occupati” ma è il Sistema Camerale a finanziarne l’accesso con i voucher.
- PNRR - La Missione 1 - Componente 2 consente alle aziende il riconoscimento di crediti d’imposta per attività di Formazione 4.0: 70% fino a un tetto di 300mila euro per le piccole imprese, 50% fino a 250mila euro per le medie imprese, e 30% fino a 250mila euro per le grandi imprese.
- Corsi di formazione finanziata per aziende erogati dagli 8 Competence Center sul territorio italiano.
I servizi di formazione mirata e finanziata dei Competence Center
Con il decreto del 10 marzo 2023, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha attuato la linea di attività diretta al rifinanziamento dei centri di trasferimento tecnologico.
Con l’art. 2 comma 5 b) e c), in particolare, è stato stabilito l’ammontare complessivo del finanziamento, pari a 113,4 milioni di euro, dei quali 100 per la gestione di progetti innovativi rivolti alle imprese, in particolare PMI.
Con queste risorse, i Competence Center hanno potuto implementare i loro cataloghi di servizi di formazione e mettere a disposizione contributi a fondo perduto con quote che vanno dal 100 al 30%, a seconda della tipologia di servizio e della dimensione delle imprese.